mercoledì 27 marzo 2013

Questione di punti di vista


Avere i suoceri a casa per oltre un mese ha i suoi pro e i suoi contro.
I suoceri. A casa. Per oltre un mese.
Eh.
Quando ne parlo, ci fosse mai qualcuno che mi dica: “Che vuoi che sia…”.
Un tiepido incoraggiamento. Niente di niente.

Comunque, non essendo sposata, non sono i miei suoceri, ma soltanto i genitori di lui. Cambia qualcosa?
Ogni anno, prima del loro arrivo, provo quella sorta di apprensione che mi porta a chiedermi: “Ne uscirò viva?”.
E ogni anno, quando lui mi domanda se sono d’accordo che i suoi rimangano per cinque settimane, ho quell'attimo di esitazione che… insomma, aspetta un attimo, parliamone, non si può fare quattro?
Ma poi mi sento un po’ la strega cattiva e non dico mai niente.
Alla fine noi viviamo in Toscana, loro in Sicilia, vengono una volta l’anno, posso mettermi a contrattare il tempo che devono rimanere?

E poi ho un ottimo rapporto con loro. Quello che mi preoccupa è la condivisione degli spazi (stretti, perché non abito in un palazzo).
Le abitudini di ognuno da far conciliare con quelle degli altri.
Tipo, io mi sveglio alle sei di mattina per il lavoro, mi trascino in cucina per prepararmi un caffè e non vorrei vedere-parlare-sentire nessuno almeno per un’ora.
Con mia suocera, alle sei di mattina, la cucina è già in grande fermento e se mi va bene trovo la pentola sul gas, con la cipolla che scoppietta allegramente in attesa del macinato per il ragù.
Se mi va bene.
E quella cipolla, a quell’ora, è proprio diabolica perché ti entra dentro e non ti abbandona per il resto della giornata.
Ovunque andrai, sentirai sempre quell’odore di cipolla.

Oppure i pranzi.
I pranzi sono devastanti.
Per fortuna che durante la settimana mangio fuori, perché penso che ne potrei morire.
Prendi un altro po’ di carne che oggi hai mangiato poco”.
Ho mangiato poco?!? Quella quantità di cibo mi basta per una settimana!
E mia suocera, dopo quei pranzi lì, quelli che non riesci nemmeno più a respirare, appena ho finito di masticare l’ultimo boccone, mi si avvicina e mi chiede: “Per stasera cosa cuciniamo?”.
Mah, cosa cuciniamo? Facciamo una pasta al forno?
Che poi, a proposito di pasta al forno, l’altro giorno ho scoperto che oltre ai duemila ingredienti che utilizza, ci aggiunge anche qualche uovo bollito. Sbriciolato, così mio figlio non se ne accorge, “ma anche se non si vede, la sostanza dell’uovo c’è”, mi ha detto.
E certo, effettivamente è leggera una porzione di lasagne…
Non conto più neanche le calorie, quante sono? Mille? Duemila? Tremila? Macchisenefrega, è tutta sostanza.

E poi mi rivoluziona la casa, perché le cose se si mettono sistemate occupano meno posto e ancora non si è resa conto, dopo 7 anni che mi conosce, che se tanto io sono disordinata, non ce la farò mai a mantenere il suo ordine.
Bello, indubbiamente. Ma non fa parte di me.

Però.
Però arrivo a casa la sera e trovo tutto pulito, lavato, stirato, cucinato e profumato.
Però trovo il pane fatto in casa.
Però mia suocera mi si avvicina con dolcezza e mi dà un sacco di quei buoni consigli che vengono dall’esperienza di una vita, che a me non ha mai dato nessuno.
Però mio suocero, quando esco di casa la mattina, mi chiede se ho fatto colazione.
Però si preoccupano per me.
Però mi vogliono bene come una figlia.
Però sabato scorso ho passato il pomeriggio con mia suocera a preparare la pasta al forno e mi sono sentita tanto una bambina con la mamma, che le insegna quelle cose che resteranno per la vita.
Però, quando ci sono loro, mi sento parte di una famiglia.

E allora, non lo so, ma ogni volta che passano un mese a casa mia, sento che mi regalano tanto.
Anche a mio figlio.
Pazienza per la cipolla alle sei di mattina…



16 commenti:

Manuela Vitulli ha detto...

Cara Ilaria, non vivo la tua stessa esperienza, ma posso dirti ciò che penso :)
Anche io a volte son costretta a ritrovarmi a tuxtu con i genitori del mio lui. La cosa all'inizo mi spaventava, eppure adesso proprio come dici tu mi sento a casa. Mi sento parte di una famiglia allargata, coccolata da una donna che non è la mia mamma e riesce a darmi attenzioni senza quei rimproveri soliti delle madri :D

Ilaria ha detto...

All'inizio certi atteggiamenti pensavo fossero soltanto invadenza, poi ho imparato a conoscerli e ormai li lascio fare e mi faccio coccolare.

maris ha detto...

Non ti nascondo che il pensiero di vivere nella stessa casa con i miei suoceri per 5 settimane mi manda in panico...e parlo del solo pensiero!
Se dovessi immaginare le due persone più lontante dal mio modo di essere, di pensare e di vivere...loro sono di certo quelle che mi verrebbero in mente per prime.
So che c'è un affetto di fondo (anche da parte mia, voglio chiarirlo!) ma ci dividono muri pressocchè insormontabili riguardo quasi ogni cosa.
Quando ho provato ad avere un dialogo o un confronto su temi importanti siamo finiti a dirci cose davvero spiacevoli e una volta addirittura si è sfiorata la rottura di ogni rapporto tra me e loro e finanche tra loro e il figlio, cioè mio marito, che era d'accordo con me fortunatamente (e tutto questo non molto prima del matrimonio, figurati!).
Adesso siamo in pace, ma viviamo a circa 30 km di distanza, ci frequentiamo solo un'oretta il sabato quando tornando dalla spesa settimanale ci fermiamo a salutarli e fargli vedere un pò i nipotini, oppure qualche volta la domenica per mangiare insieme in occasione di compleanni, onomastici e ovviamente a Natale o Pasqua.
Di più non sarei in grado di sopportare.
E mio marito anche non tollera il loro modo di fare e di essere, ci discute in continuazione (ed è loro figlio, eh! solo che non gli somiglia neppure lontanamente).

Tu alla fine hai anche dei pro da questa "convivenza" e sono felice per te.
Oramai io non ho più i miei genitori, mi piacerebbe ad esempio avere con mia suocera il rapporto che tu hai con la tua (a parte le cipolle e la mania di voler insegnarti l'ordine!), ma non è così. Lei tra l'altro è la persona piùà maschilista e retrogada che io conosca: si si, proprio maschilista, non ho sbagliato termine!!

Va beh...non voglio annoiarti, è solo che il tuo post mi ha scatenato tanti pensieri...

Un abbraccio, ciao!

Unknown ha detto...

ti ho trovato per caso, ti ho letto tutto d'un fiato e mi sono pentita di aver rifiutato di prender casa sullo stesso pianerottolo dei suoceri...complimenti! passa da me se ti va www.futiledilettevole.blogspot.it

darling ha detto...

5 settimane con i suoceri?! ci scatta la medaglia al valore!
darling

rob ha detto...

anche io ho la suocera lontana, a volte viene a casa nostra e sta una settimana, di più non se la sente perchè casa è piccola e lei non vuole essere invadente.
Anch'io come te quella settimana vivo in bilico fra sclero (ma perchè al sud hanno 'sta fissa di cucinare in continuazione?!e perchè le mamme e le supcere si divertono a nasconderti le cose?!) e gratitudine.
Bello!
:)

Ilaria ha detto...

@ Maris: Capisco quello che tu scrivi, perché io questo tipo di “incomunicabilità” ce l’ho con i miei genitori e adesso con loro, nonostante tutto il bene che ci possa essere, non potrei mai convivere per 5 settimane. Dipende dalle persone, dai caratteri, dalle possibilità di incontrarsi veramente… Alla fine tu hai trovato un equilibrio, che magari non è proprio quello che avresti voluto, ma è pur sempre un equilibrio che consente anche ai tuoi figli di poter stare con i nonni. Nonostante le diversità, hai evitato la rottura e questo non è poco.

Ilaria ha detto...

@Tya Cat: Grazie per essere passata, ricambio subito la visita!

@darling: Sì, a volte lo penso anch'io :-)

@rob: una settimana sarebbe una passeggiata per me :-)

Rachele ha detto...

Alla tua prima riga ho solo pensato: "Ma è matta. Non ci sono pro in un mese con i suoceri!!!"
Poi ho letto tutto, e hai dei bei suoceri.
Io con la mia non resterei sola nemmeno per 4 minuti. 5 sono già un atto eroico... figuriamoci 5 settimane!

Ilaria ha detto...

Sì, ho dei bei suoceri e ci sono molti aspetti positivi in queste 5 settimane. Comunque ogni tanto faccio il conto alla rovescia :-)

anyanka ha detto...

A me sembrano degli ottimi suoceri... però comprendo le isitazioni iniziali.

Themoon ha detto...

Ho scoperto adesso il tuo blog, complimenti, mi è piaciuto molto.
I suoceri...
Io, ho sempre avuto uno splendido rapporto con tutti i suoceri che ho avuto, ed ho infondo, sempre cercato ciò che mi è mancato.
Penso che sentirsi veramente parte di qualcosa, sia una sensazione meravigliosa, che tutti cerchiamo. Vale la pena, avere la casa invasa per un mese.

Ilaria ha detto...

Hai ragione, la penso esattamente come te.
Le prime volte la vivevo come una forma di invadenza, adesso non è più così

raffaella ha detto...

Tutto bene? E' un pò che non ti si vede in giro per i blog e che non scrivi qui. Sono in pensiero..fatti viva.
Raffaella

Ilaria ha detto...

Grazie per il tuo commento, sei troppo carina!
Tutto bene, è solo un periodo un po' indaffarato e purtroppo non ho molto tempo per aggiornare il blog.
Ma i tuoi post non me li perdo, anche se non ho commentato...

Manuela Vitulli ha detto...

Cara Ilaria.. perché non scrivi più sul tuo blog??? :(

pensierinviaggioo.blogspot.it

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